Riguardi le vostre foto. Insieme. Così felici..come adesso non lo siete.
E poi te l'ho già detto. Quando sei sopra di me.. a petto nudo.. chino... Io con le mani sui tuoi capelli, e tu, con quella lingua, ovunque su di me. Sei divino, giuro.
giovedì, novembre 22
Dopo una giornata conclusa con quasi il
vomito, torni.. con l'angoscia di un ragazzo che non si sente
abbastanza. Che si crede sbagliato. Che non capisci cos'abbia. Un
ragazzo che la sera prima ti voleva più di qualsiasi altra cosa. Torni a casa sperando di non avere nessuno tra i piedi..sperando di avere solo
casa tua, e sperando di trovare lui, a casa tua, che ti aspetti. Speri
di riempirlo di baci, di saltargli in braccio, di girargli intorno
elencandogli ogni cosa che di lui ti fa morire. Speri finchè non rivedi
casa tua.. entri triste..passi la serata con nella testa solo i "so di
non farti felice.. So di non essere alla tua altezza.. So di non poter
esser ciò che tu vuoi." Ti senti male ogni volta che riguardi quelle
parole. Poi te ne vai a letto.. come se tutto ormai fosse finito.. come
se niente importasse più. Scopri che lui è sotto casa tua..che cammina..
che dice a tua mamma di non dire niente, ma ormai ti ha già svelato
tutto.. preoccupata. Chiudi gli occhi, vuoi che niente entri più in
testa. Vuoi andare via da tutto. Ti svegli con i suoi messaggi. Gli
scrivi e non vuoi che ti faccia male ancora. Scappi. Sei via e quando ti
scrive "Sei già su vero?" ti accorgi che è davanti a scuola che non ti
trova.. vai a scuola, guardi..non lo trovi. E' già andato. Piangi in
classe. E poi, senti la moto..lo vedi..imponente, che fila davanti a
scuola..come una stella cadente che ammiri.. arriva, e sparisce... e
come con le stelle cadenti..esprimi il tuo desiderio.. -vieni da me,
vieni da me, vieni da me..-. Nessun messaggio. Gli scrivi. Niente.
Ritorna.. scappando. Un messaggio. E' lui. Ti scrive che è andato via
per informarsi sul tuo pesciolino. -Oddio..amore-. Nessun'altro
messaggio. Poi scopri che non ha mangiato nulla, che è stato sempre
via..e adesso torna di nuovo al lavoro. Che fai? Continui a morire.
Torni a casa. Apri la porta. Tuo papà ti chiede cos'hai fatto. Sposti la
testa e.. c'è la tavola preparata..e un pacchetto regalo. E' lui. I
pacchetti regalo più belli del mondo. Bianchi, nastro nero. E quella
frase micidiale.."Per la mia buba". Muori. -No-. Tuo papà comincia a
dirti che non è giusto che fai stare male sempre qualcuno. Chiede che
hai fatto. Chiede se ti approfitti di lui. E dice che il tuo ragazzo
alla stessa domanda aveva risposto "un po'". ..Senza parole. Pensi alle
foto che hai fatto ieri. Ti senti una merda. Perchè lui non era
d'accordo. Ti senti una merda, perchè una cosa che t'è piaciuta tanto, a
lui non è piaciuta, e pensi a quel "..spugna" che aveva scritto. Come
se dovesse assorbire tutto come una spugna. Ti senti una merda. Perchè
capisci che la cosa che ami, è sbagliata. Hai sagliato. Tuo moroso sta
male per i tuoi capricci. Non sai che fare. Vai su. Fissi il pacchetto.
-E' un cd. Non volevo 50 sfumature di grigio originale, mi piaceva fatto
da lui. Bo. ..allora non sarà un cd. Che è?- Guardi il cellulare. Apri
il regalo. Senti che un cd. Guardi. Muori di nuovo. "Deluxe Edition The
New Album From Rihanna". Non ci credi. Lo guardi..Lo giri. lo rigiri. Lo
apri. Lo guardi. 2 cd. Apri il libretto. Lo guardi. Dio. La donna della
tua vita. Il tuo mito. Fatalità il giorno prima la tua peggir nemica in
classe si gira e ti presenta il suo ipod davanti a 10cm dai occhi e
amplia un bel "è il nuovo cd di Rihanna!" con un bel sorrisone. E ti
racconta che suo moroso qualche giorno prima che uscisse l'album è
arrivato a casa sua e ha ataccato una chiavetta regalandole tutte le
nuove canzone della TUA cantante preferita. Del TUO esempio di vita.
Riguardi il cd, tornando alla realtà. Ti rendi conto di quanto tu hai in
più..di lei..di tutte..di chiunque. Tu hai lui. Che è così. Perfetto.
Ti chiedi perchè. Ti rendi conto di quanto può riempire la tua vita, e
in un secondo ti vengono in testa in un flash, tutte le frase che ti ha
detto il giorno prima. "Mi dispiace. Non sono perfetto.". Ti viene da
piangere. Vorresti avercelo lì solo per riempirlo di pugni, piangergli
addosso.. E urlargli che nessuno al mondo potrebbe mai renderti la tua
vita, vera, come lo fa lui. Pazzesco. Capisci perchè non ha mangiato,
capisci perchè è stato via tutto il tempo. Capisci che il tuo tempo sei
stata tu. Pazzesco. "Scusa.. l'ho fatto per te", continui a pensare a
quella frase. Hai bisogno di lui, della sua pelle, del suo avvolgerti.
Ma hai paura di quello che possa dirti di nuovo di doloroso. Hai bisogno
di lui. Ma ti stacchi. Muori. Da due giorni.
Riguardi le vostre foto. Insieme. Così felici..come adesso non lo siete.
Riguardi le vostre foto. Insieme. Così felici..come adesso non lo siete.
"Non è giusto..le foto sono la tua felicità e la tua passione, è giusto che te ne faccia fare.
Sei così bella poi che sarebbe veramente sbagliato."
"No. So che centrano, totalmente o in parte in tutto quello che c'è tra noi. E se è questo ciò che suscitano non farò più nulla.
Voglio te io."
"Io non voglio privarti di niente. Tanto meno della tua passione più grande.
Io voglio che tu abbia il sorriso e le foto per te sono la felicità."
"Per te no. E a me interessa più la tua di felicità piuttosto che la mia. Anche perchè se non sei felice..here..is where we are..."
Sei così bella poi che sarebbe veramente sbagliato."
"No. So che centrano, totalmente o in parte in tutto quello che c'è tra noi. E se è questo ciò che suscitano non farò più nulla.
Voglio te io."
"Io non voglio privarti di niente. Tanto meno della tua passione più grande.
Io voglio che tu abbia il sorriso e le foto per te sono la felicità."
"Per te no. E a me interessa più la tua di felicità piuttosto che la mia. Anche perchè se non sei felice..here..is where we are..."
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